Partendo da questo articolo volevo porre una riflessione:
È paradossale osservare come in Italia ci sia una forte opposizione all’arrivo dei profughi disperati che affrontano viaggi pericolosi via mare, mentre il fenomeno dell’aumento degli affitti causato dalla presenza massiccia di stranieri, tra studenti e turisti, passa quasi inosservato. Da una parte, si alzano muri contro chi fugge da guerre e miseria, alimentando un clima di paura e xenofobia. Dall’altra, si tollera, o addirittura si incentiva, la presenza di stranieri benestanti che, pur portando ricchezza, contribuiscono alla gentrificazione e all’esclusione abitativa delle fasce più deboli della popolazione locale.
Questo doppio standard è emblematico di una società che sceglie chi accogliere in base alla loro capacità economica piuttosto che alla loro umanità. È più facile accettare la presenza di studenti stranieri o turisti che portano denaro fresco piuttosto che quella di chi arriva con poche speranze e molte necessità. Ma alla fine, il risultato è lo stesso: i prezzi degli affitti schizzano alle stelle, rendendo sempre più difficile per i residenti mantenere una vita dignitosa. Forse è arrivato il momento di riflettere su chi siano davvero gli "stranieri" che danneggiano il tessuto sociale del nostro Paese e su come possiamo affrontare questo problema con coerenza e giustizia.
L'ipocrisia sugli stranieri: tra profughi e turisti, perché l'indignazione è selettiva?
byu/overgnightmare initaly
di overgnightmare