Poesia di Nimri Dede su Atatürk e la Guerra d’Indipendenza:

[Nimri Dede'nin öz adı İsmail Dehmen'dir. Kendisi Oğuzların Bayat boyundandır ve 19. yüzyılın sonunda, eski adı Nimri olan, Elazığ'a bağlı Pınarlar köyünde doğmuştur. Alevi olarak doğmasına rağmen diğer tarikatlara da saygı ve sevgi ile yaklaşmış, özellikle Rifailik, Melamilik ve Mevlevilik ile ilgilenmiştir. Hacca da giden Nimri Dede, Kerbela ve diğer yas yerlerine uğramış ve oralarda bir süre kalmıştır. Anlatılara göre ne zaman öleceğini öngörmüş ve ölüme hazırlanmıştır. Doktorun ona inanmamasına ve onu sağlıklı ilan etmesine rağmen öngördüğü günde kara toprağa kavuşmuştur.]

"Quando gli Stati entreranno nella patria celeste

Un leone uscì dalla sua tana

La notizia arrivò al sultano nel palazzo

C’era un editto per trattenerlo

La patria era divisa tra i nemici

Come si può resistere a questa puntata?

Quando la nazione turca lo seppe, lo fece immediatamente

C’era una circolazione nel nostro sangue nobile

Mustafa Kemal è caduto davanti a noi

La morte era sempre vicina per i nemici

Ha detto: “La patria sarà salvata”

Per la guerra divenne comandante in capo

Una delegazione del nemico è arrivata per esplorare

Hanno visto tutto intrecciato

Hanno detto che il nome del turco sarà cancellato

Poi si verificò un’alluvione senza precedenti

Prima l’alluvione è iniziata da Afyon

I leoni ruggirono e si impennarono immediatamente

Il nemico fu sorpreso in quel giorno del giudizio

Ovunque divenne una fornace di fuoco

Allah ha posto la sua fama sul Trono

Il nemico perfido pensava che fossimo miscredenti

Montagne e pietre bruciarono tutte nel fuoco

I martiri si sacrificarono per la patria

Tutti i nemici si ritirarono dal nostro Paese

Quello che è scappato è scappato ed è caduto nell’acqua rimanente

La gloriosa bandiera fu piantata ovunque

La nostra reputazione di eroe nella storia

L’era della prigionia è ormai finita

Poi venne istituita la Repubblica

La sovranità è sempre stata data alla nazione

Da quel giorno fino ad oggi, tuo nonno è diventato un uomo felice

Non ti abbiamo scavato una tomba perché sei morto.

Ogni potere è nel sangue dei turchi, mio ​​Ata

Non abbiamo scritto nessuna pietra da piantare sulla sua tomba.

Perché hai un campanello d’allarme con te, mio ​​Ata.

Il nostro Paese è libero finché te ne vai

La nostra fede è salda, il nostro amore è forte

La nostra parola è una per il bene dell’indipendenza

Abbiamo stretto un patto come questo, mio ​​Ata, quel giorno

Questa nobile nazione cammina sempre nello shul

Che bello Stato per coloro che dicono di essere turchi.

Sicuramente ti sei fatto un nome nella storia del mondo.

Guarda cosa c’è scritto nel tuo nome, mio ​​Ata.

Sono trascorsi esattamente cinquant’anni dalla Repubblica

Possa la tua nobile nazione ricordarti sempre

Ovunque Nimri Dede oda le tue lodi

Mio padre si inchina davanti a te con rispetto."

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di Kayiziran

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