Mentre l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (UNGA) prosegue a New York, lo scenario è disastroso e si avverte una sensazione di tristezza. Il mondo si trova ad affrontare alcune delle peggiori crisi dalla Seconda Guerra Mondiale, e il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite non ha il potere di risolverle.

In contrasto con questa tendenza, il Caucaso meridionale, che negli ultimi 30 anni è stato descritto come in costante crisi, ora si profila come un faro di relativa calma. Le economie sono in forte espansione e la regione si sta trasformando in una parte fondamentale del commercio e dei trasporti globali. L’Azerbaigian e l’Armenia si stanno avviando verso una pace giusta e sostenibile.

È logico che la comunità internazionale e gli opinion maker contribuiscano a sostenere queste dinamiche regionali positive. La verità, tuttavia, è che stiamo assistendo a una distorsione dei fatti e a programmi politici interni che vanno contro la narrazione prevalente. C’è stato anche un aumento di una pericolosa retorica religiosa radicale

https://www.newsweek.com/azerbaijan-wants-just-peace-will-world-allow-it-opinion-1965279

di Skol-Man14

2 Comments

  1. ReverendEdgelord on

    “Khazar Ibrahim is ambassador of Azerbaijan to the United States, and previously served as that nation’s ambassador to Türkiye and NATO.

    The views expressed in this article are the writer’s own.”

  2. MetalPeacock on

    TLDR; stop focusing on us committing ethnic cleansing and occupation today and think about how much we suffered yesterday. Play by play Israeli level gaslighting.

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