Nel 1936, quando Fokas aveva nove anni, il dittatore greco Ioannis Metaxas (un ammiratore di Mussolini) bandì la lingua macedone e costrinse i macedoni a cambiare i loro nomi in greci.
Fokas ricorda che i poliziotti origliavano le persone in lutto ai funerali e spiavano alle finestre per cogliere chiunque parlasse o cantasse nella lingua proibita. Ci sono state denunce, minacce e percosse
Le donne, che spesso non parlavano greco, si coprivano la bocca con il velo per attutire le loro parole, ma la madre del signor Fokas fu arrestata e multata di 250 dracme, una grossa somma all’epoca.
https://www.bbc.com/news/stories-47258809
di blitzdisease