Hanno pagato l’attrezzatura dai 120.000 ai 130.000 euro e l’hanno venduta agli ospedali per 350.000 euro al pezzo, senza IVA.
Gli investigatori della Procura europea (EPPO) hanno programmato la loro azione, cioè l’arresto del sospettato, per la prossima settimana. La documentazione è stata composta di oltre 150 pagine, è stato redatto un piano di ricerca e il momento è stato scelto in modo che l’azione non oscurasse una data importante per i cittadini croati. Tutto è stato però anticipato da Uskok, che venerdì mattina ha bussato alla porta di Vili Beroš, molto prima del piano dell’EPPO.
La questione è ulteriormente complicata dal fatto che i dipendenti dell’USKOK hanno sequestrato tutti i dispositivi elettronici, computer, telefoni cellulari e altra documentazione che ora non è più a disposizione degli investigatori dell’EPPO.
di demonscookie
5 Comments
Počinjem vjerovati da bi Berošev mobitel bio zlatni rudnik koji nije smio doći u ruke EPPO-a. Svaki put kad EPPO uhićuje u zadnjih 2-3 godine to bude na temelju poruka iz mobitela iz neke davne afere.
Ooooo lijepo ce ovo izgledati na izvjestaju, USKOK preduhitrio EPPO da oni prvo procackaju uredjaje.
Oni jos lijepo brinu o tajmingu, naucit ce sljedeci puta.
Hoćemo li se začuditi ako i USKOK nije korumpiran?Mislim da ne.
Ovo je kao da gledam hrvatsku verziju The Departed
Ne trebate čitati dalje od podnaslova da sve bude kristalno jasno:
>USKOK je izuzeo sve elektroničke naprave i dokumentaciju, **koja sada više nije na raspolaganju** istražiteljima EPPO-a