Sotto la lente dell’agenzia alcuni settori considerati più a rischio: cantieri edili (457 aziende ispezionate), cantieri stradali (70 aziende), agricoltura(181 aziende) e settore florovivaistico (28 aziende).

Tra le violazioni più rilevanti troviamo la mancata valutazione del rischio microclima, la mancanza di verifica d’idoneità del Pos (Piano operativo di sicurezza) al Psc (Piano di Sicurezza e Coordinamento) da parte del committente e la mancata fornitura ai lavoratori di specifiche misure di protezione contro le influenze atmosferiche.

La mancata valutazione del rischio microclima prevede un’ammenda da 1.423,83 a 2.847,69 euro. La mancanza di verifica d’idoneità del Pos al Psc da parte del committente prevede l’arresto da tre a sei mesi o l’ammenda da 3.559,60 a 9.112,57 euro. La mancata fornitura ai lavoratori di specifiche misure di protezione contro le influenze atmosferiche prevede la sanzione dell’arresto sino a due mesi o dell’ammenda da 711,92 a 2.847,69 euro.

Nei casi più gravi sono stati emessi 143 ordini di Polizia giudiziaria ai sensi dell’art. 55 del codice di procedura penale, che impone agli ufficiali di Pg di impedire che i reati accertati vengano portati ad ulteriori conseguenze, finalizzati a sospendere l’attività.

https://www.repubblica.it/economia/2024/08/14/news/controlli_sul_caldo_fuori_norma_il_40_delle_aziende-423446687/

di giuliomagnifico

2 Comments

  1. giuliomagnifico on

    Io la cosa che odio di più, non è solo il caldo in sé…è che in ste c***o di aziende ci sono 35 gradi dove lavorano, poi entri nelle stanze server e ci son 2 climatizzatori dedicati e 18 gradi costanti. Ben gli sta la multa ovviamente.

  2. L’ispettorato del lavoro controlla circa 70 imprese al giorno. Canon riesco a trovare il numero di imprese non individuali in Italia ma si capisce perché violazioni di ogni tipo restano impunite: nessuno controlla. 

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