Il rapper danese conservatore si è trasferito in Russia ed è finito in Ucraina

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Nell’estate del 2023, un ex rapper danese di 35 anni si è trasferito in Russia perché simpatizzava con Putin e nutriva rancore contro i valori dominanti e il “clima politico sempre più peggiorante” in Europa, scrive l’indipendente Mediazona. L’uomo ha ricevuto un permesso di soggiorno e, nella speranza di ottenere la cittadinanza, ha firmato un contratto con il Dipartimento della Difesa. Pensava di poter scegliere il suo incarico e voleva diventare guardia di frontiera in Siberia. Finì invece al fronte, a Lugansk, in Ucraina, dove si lamentò del fatto che i suoi commilitoni lo costringevano a bere vodka e lo maltrattavano con l’insinuazione che stesse spiando per conto della Danimarca o degli Stati Uniti. Un tribunale russo ha ora stracciato il suo contratto di difesa. Il suo avvocato ha sostenuto che non ne ha capito il contenuto perché non parla russo.