Ci sono laureati solo nel 12,8% delle famiglie in cui i genitori possiedono al più la licenza media.
Comunque il tasso di disoccupazione dei laureati (per quanto sia da prendere con cautela), indica che paga, solo il 3,6% non trova poi un lavoro.
Chiaro che non per forza tutti si devono laureare, però questa disparità legata alla famiglia di origine andrebbe assottigliata.
Cyrus87Tiamat on
L’ascensore sociale italiano come quello condominiale di the big bang theory
Haylight96 on
Sì. L’ambiente é tutto.
Se parliamo di famiglie con al più la licenza media, stiamo parlando di contesti in cui: o si vive in paesi molto lontano dai medi centri urbani, o un contesto in cui la scuola é vista come secondaria o terziaria. Famiglie con al più la licenza media sono famiglie che rischiano di essere in condizioni di estrema povertà al giorno d’oggi (se non appunto coloro che vivono in zone isolate) e un ambiente del genere é normale che crescano meno laureati, perché si é meno incentivati a fare queste scelte, sia per necessità (isolamento fisico) o per ambiente familiare.
Per le famiglie con al più un diploma di scuola superiore le cose sono diverse. L’università può essere vista o non vista come una cosa positiva azzarderei con una probabilità simile, quindi é qui che bisogna intervenire e promuoverla, ricordando che comunque l’università non é qualcosa per tutti, e bisogna sempre seguire le inclinazioni delle persone.
Che il numero di laureati maggiore provenga da famiglie con almeno un laureato e’ tautologico. Tendenzialmente queste famiglie sono più abbienti, vivono non lontano dai centri urbani con università, e ritengono l’università come naturale proseguimento della scuola superiore.
ExpandForMore on
Quando per la stessa posizione lavorativa e lo stesso stipendio competono persone con il diploma superiore e il dottorato, qualche problema c’è.
Se poi prendiamo pure il pubblico, meritocrazia spostati proprio.
Zeikos on
Sento fin troppa gente nel 2024 sostenere che l’università è una perdita di tempo.
Fino al livello di rifiutarsi di pagarla ai figli, quindi non mi stupisco.
5 Comments
Statistiche ISTAT orribili:
Ci sono laureati solo nel 12,8% delle famiglie in cui i genitori possiedono al più la licenza media.
Comunque il tasso di disoccupazione dei laureati (per quanto sia da prendere con cautela), indica che paga, solo il 3,6% non trova poi un lavoro.
Chiaro che non per forza tutti si devono laureare, però questa disparità legata alla famiglia di origine andrebbe assottigliata.
L’ascensore sociale italiano come quello condominiale di the big bang theory
Sì. L’ambiente é tutto.
Se parliamo di famiglie con al più la licenza media, stiamo parlando di contesti in cui: o si vive in paesi molto lontano dai medi centri urbani, o un contesto in cui la scuola é vista come secondaria o terziaria. Famiglie con al più la licenza media sono famiglie che rischiano di essere in condizioni di estrema povertà al giorno d’oggi (se non appunto coloro che vivono in zone isolate) e un ambiente del genere é normale che crescano meno laureati, perché si é meno incentivati a fare queste scelte, sia per necessità (isolamento fisico) o per ambiente familiare.
Per le famiglie con al più un diploma di scuola superiore le cose sono diverse. L’università può essere vista o non vista come una cosa positiva azzarderei con una probabilità simile, quindi é qui che bisogna intervenire e promuoverla, ricordando che comunque l’università non é qualcosa per tutti, e bisogna sempre seguire le inclinazioni delle persone.
Che il numero di laureati maggiore provenga da famiglie con almeno un laureato e’ tautologico. Tendenzialmente queste famiglie sono più abbienti, vivono non lontano dai centri urbani con università, e ritengono l’università come naturale proseguimento della scuola superiore.
Quando per la stessa posizione lavorativa e lo stesso stipendio competono persone con il diploma superiore e il dottorato, qualche problema c’è.
Se poi prendiamo pure il pubblico, meritocrazia spostati proprio.
Sento fin troppa gente nel 2024 sostenere che l’università è una perdita di tempo.
Fino al livello di rifiutarsi di pagarla ai figli, quindi non mi stupisco.