Un po’ di motivazione, ma non da parte di Yuli Tonkin

Ho deciso di raccontare la mia storia a chi ha perso la speranza, così come a chi ha bisogno di una spinta in più per proseguire verso il proprio obiettivo. Per alcuni è un sogno vivere in Canada, per altri essere campioni olimpici, per altri essere in salute, ecc. Il mio sogno fin da quando avevo 5 anni era fare il militare, a 8 volevo diventare pilota. Ma un pilota militare. Crescendo da ragazzino, ho praticato dozzine di sport (judo, karate, nuoto, modellismo navale), ma nessuno sport sembrava fare per me. A 13 anni ho iniziato a giocare a calcio e ho praticato questo sport fino ai 18 anni. Ma era ora di studiare, il liceo stava per finire. Non avrei mai creduto che un ragazzo medio, della classe media come me, potesse diventare un pilota militare. Cosa ero più degli altri? Queste persone per me erano semidei… Decisi comunque di iscrivermi alla scuola militare. Se superi le visite mediche di aviatore, hai già un piede dentro e una piccola parte di quel lavoro. Ma avevo molta paura dei contatti. Non ho militari nella mia famiglia, non conoscevo nessun militare. Chi ero io per occupare uno dei 15 posti assegnati su 80-90 candidati? E ho preso quello che ho superato. Non potevo crederci! E poi – quattro anni meravigliosi alla scuola militare, pieni di così tante risate, errori, stupidità e pasticci che sorriderò per il resto della mia vita, ricordando l’addestramento lì. Ma non mentire a te stesso: ci sono state centinaia di mattine in cui la sveglia suona alle 05:30, mi siedo sul letto e mi chiedo “C’è uno scopo in tutto questo lavoro? Voglio dormire…”. E non mi sono mai addormentato. Ma poi arrivarono i primi voli in cui ero nella veste di una persona che si addestrava a pilotare un aereo. Poi arrivarono i primi voli in solitaria. Ogni mattina mi alzavo alle 4:30 per il volo più felice e ispirata che mai. Ho capito il senso di tutto questo lavoro. Mi sono diplomato alla scuola militare due mesi fa. Adesso ho 23 anni e la mia professione è quella che sogno da quando ho memoria, ma sono sempre stata convinta che non ci sarei riuscita. A volte, seduto a casa la sera, mi chiedo se sto davvero facendo quello che sto facendo. Il mio appello a tutti voi è: se il vostro sogno vi richiede di studiare, studiate, se vi richiede di allenarvi, allenatevi, se vi richiede di scopare, scopate forte! Punta in alto! Se io, ragazzo X, ce l’ho fatta, perché tu non puoi?! Sii sano, sii buono e sappi che ogni sforzo, ogni nervo, ogni goccia di sudore viene ricompensato. Sì, con alcuni prima, con altri dopo, ma viene premiato! Naturalmente ci vuole anche fortuna, ma è solo un pizzico in tutta la ricetta del sogno! Non arrenderti, anche se sembra lontano o impossibile!