Belgrado dovrebbe demolire i ponti o costruirne di nuovi?

La conservazione del vecchio ponte Sava è una questione che va oltre i progetti infrastrutturali quotidiani. Questo non è solo un ponte ordinario, ma un simbolo di Belgrado e un testimone della nostra storia ricca e spesso turbolenta. La sua demolizione significherebbe cancellare un importante segmento del passato della città, sopravvissuto a guerre, bombardamenti e tante difficoltà. Chi ama questa città e ne comprende la storia sa quanto sia importante preservare tali simboli, perché costituiscono l’essenza di una città.

Perché abbattere qualcosa che ci collega al passato? In molte città europee, i ponti, anche più antichi dei nostri, sono attentamente preservati e mantenuti come parte del patrimonio culturale. Quei ponti non sono solo un mezzo per attraversare il fiume, ma fanno parte dell’identità urbana, un luogo dove storia e presente si incontrano. Belgrado, in quanto città che lotta per i valori europei, non dovrebbe demolire un ponte che è simbolo di resistenza e di lotta nel corso dei secoli.

La costruzione del nuovo ponte non è in discussione. Se la città ha bisogno di un ulteriore ponte per facilitare il traffico, si costruisca il nuovo ponte, ma accanto a quello vecchio. In questo modo possiamo preservare il patrimonio culturale e allo stesso tempo migliorare le infrastrutture. Non è necessario scegliere tra il vecchio e il nuovo; possiamo averli entrambi.

La demolizione del vecchio ponte Sava non lascerebbe solo un buco nel traffico, ma anche nell’anima della città. Possiamo invece sfruttare questa opportunità per dimostrare che diamo valore e preserviamo ciò che ci collega al nostro passato, guardando allo stesso tempo al futuro. Il nuovo ponte può diventare parte di quel futuro, ma lasciamo che il Ponte Vecchio rimanga un simbolo di ciò a cui siamo sopravvissuti e di chi siamo.