>Sarco è concettualmente pensato per essere una cosa molto diversa: è un macchinario che può essere stampato in 3D, raccontato e presentato anche come un oggetto di design, che può essere trasportato con ruote e utilizzato in ogni luogo, e che in generale è stato pensato proprio per «de-medicalizzare» la morte, sottraendola al controllo del personale medico e lasciando a chi vuole morire la completa autonomia di uccidersi senza passare per visite e controlli
>Nitschke aveva detto di voler sviluppare anche un sistema di screening fatto con l’intelligenza artificiale per sostituire i colloqui del paziente col personale medico, per sviluppare un «test online» che permetta alla persona che vuole morire di ottenere autonomamente un codice con cui poter accedere a un macchinario Sarco
Uno dei dilemmi etici che mi interessano di più del discorso sull’eutanasia non è il diritto in sé, o sulla questione morale della morte assistita, quanto la possibilità di deregolamentazione e la nascita di un mercato per questi servizi
Sareste d’accordo all’eutanasia fuori dal contesto di assistenza medica? In quanto aziende promotrici di servizi, possiamo aspettarci in futuro una competizione nel mercato della morte assistita? E alla possibilità che le aziende stesse creino la domanda?
Ovviamente si tratta di ipotesi al limite, che difficilmente verrebbero ammesse nel caso di un’apertura all’eutanasia. Ma come esperimento mentale, nell’applicazione più liberale del diritto (questo e di altri) come cambia la vostra idea?
LoserFallitoSupremo on
>sottraendola al controllo del personale medico e lasciando a chi vuole morire la completa autonomia di uccidersi senza passare per visite e controlli.
Non ho mai capito il senso di certi controlli. Se uno si vuole ammazzare ma glie lo impediscono ai controlli, non si può impiccare a casa?
2 Comments
>Sarco è concettualmente pensato per essere una cosa molto diversa: è un macchinario che può essere stampato in 3D, raccontato e presentato anche come un oggetto di design, che può essere trasportato con ruote e utilizzato in ogni luogo, e che in generale è stato pensato proprio per «de-medicalizzare» la morte, sottraendola al controllo del personale medico e lasciando a chi vuole morire la completa autonomia di uccidersi senza passare per visite e controlli
>Nitschke aveva detto di voler sviluppare anche un sistema di screening fatto con l’intelligenza artificiale per sostituire i colloqui del paziente col personale medico, per sviluppare un «test online» che permetta alla persona che vuole morire di ottenere autonomamente un codice con cui poter accedere a un macchinario Sarco
Uno dei dilemmi etici che mi interessano di più del discorso sull’eutanasia non è il diritto in sé, o sulla questione morale della morte assistita, quanto la possibilità di deregolamentazione e la nascita di un mercato per questi servizi
Sareste d’accordo all’eutanasia fuori dal contesto di assistenza medica? In quanto aziende promotrici di servizi, possiamo aspettarci in futuro una competizione nel mercato della morte assistita? E alla possibilità che le aziende stesse creino la domanda?
Ovviamente si tratta di ipotesi al limite, che difficilmente verrebbero ammesse nel caso di un’apertura all’eutanasia. Ma come esperimento mentale, nell’applicazione più liberale del diritto (questo e di altri) come cambia la vostra idea?
>sottraendola al controllo del personale medico e lasciando a chi vuole morire la completa autonomia di uccidersi senza passare per visite e controlli.
Non ho mai capito il senso di certi controlli. Se uno si vuole ammazzare ma glie lo impediscono ai controlli, non si può impiccare a casa?