Stamattina a Donja Jablanica incontro un amico… lo vedo vivo e vegeto. Si vede paura, tristezza e dolore sul suo volto.. Salutiamo, chiediamo e ci fermiamo, non so cosa chiedergli senza procurargli un po’ di dolore e rendere difficile la situazione.. Ci conosciamo da sempre vive, anche se ha 10 o più anni più di me.
Ci guardiamo e inizia a parlarmi. Jeno, quella notte all’una di notte ascoltavo la forza della pioggia che cadeva, non riuscivo a dormire, mi sedevo sul letto e restavo in silenzio. Intorno alle 02:00 ho sentito i sassi passare nel canale vicino alla casa, ma questo è già successo prima, quindi non ho prestato molta attenzione. Dopo dieci minuti si udì un forte rombo. Ho guardato fuori dalla finestra della stanza e ho visto che tutta la collina si dirigeva verso casa nostra… ho urlato di paura. Corsi verso l’altra parte della casa e dal balcone vedo i vicini uscire dalla casa, che è già mezza piena di fango, acqua, alberi… In quel momento sono svenuta, non so quanto tempo Giacevo lì…
Mi sveglio, vedo che sono sdraiato tra il letto e la finestra… sento il rumore di una pala, mi alzo e vedo mio fratello che spinge la terra con una pala, tutto intorno alla casa sembra bianco e io chiediglielo quando ha nevicato. Dimmi, vedi che non ci sono case intorno a noi.. Mi sono voltato, ho guardato e ho cominciato a vomitare.. Quando sono tornato un po’ in me, abbiamo iniziato a salvare i vicini.. In quel momento, lui ha cominciato a piangere, e ho provato trattenere le lacrime il più possibile..
Dženo, sai cosa mi fa più male? Cosa gli mando, amico? Nessuno menziona Zilho, il cameriere, il ragazzo che ha salvato dieci persone davanti ai miei occhi, ha trovato una donna incinta.. Zilho, Keno e Gera.. Questi sono tre eroi di cui non ho ancora letto niente da nessuna parte. Non sentirete nulla da loro, non vi parleranno, non compariranno davanti alle telecamere, ma per favore scrivete questo in modo che la gente sappia di loro.. Hanno salvato tutto il quartiere e tutto qui vicino a queste case .. Sopra la casa c’erano tre uomini di Donja Jablanica che stavano ascoltando durante la nostra conversazione lei ha confermato tutto quello che mi diceva la mia amica e tra le lacrime ha ringraziato questi tre coraggiosi leoni come vengono chiamati da Donja Jablanica Amila Zilhad Bajramovic Nermin Begovic Gera giapponese Edin.
Miei cari ragazzi, tanto di cappello a voi, anche se so che avete fatto solo come vi hanno allevato i vostri genitori, e che dovreste sempre aiutare chi è in difficoltà. Possa tu vivere per cento anni in salute!!
Testo tratto dal profilo FB Jenad Džino Fotografia
di pietrroma