Su r/AlternateHistory, stanno discutendo sul “what if” in cui l’Italia, nel secondo dopoguerra, si ritroverebbe spaccata in due con la Repubblica al nord (con l’influenza delle Nazioni Unite) e la Monarchia tuttora in vigore nel Sud Italia (Sardegna compresa). Cosa ne pensate?

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di Pescarese90

1 Comment

  1. Pescarese90 on

    Visto che ho difficoltà nel prendere sonno, mi sono fatto un giro sulla home di Reddit finché non mi è balzato questo post in mezzo a tanti altri.

    Sono appassionato di discussioni in merito a possibili eventi storici alternativi (le famose “timeline del multiverso” e quelle cose lì), e la mappa presentata mi ha dato da pensare su possibili sviluppi e domande:

    1. Anzitutto, come sarebbero stati i rapporti tra Nord e Sud? Qui si andrebbe ben oltre dal “polentone vs terrone” poiché le aree industrializzate erano concentrate proprio nel Nord Italia; inoltre, il Parlamento “di sopra” sarebbe stato a disposizione di Presidente e avrebbe avuto valore e ruolo totalmente differente dal Parlamento “di sotto” (da ricordare che il Regno d’Italia *non era* una monarchia parlamentare, come in Inghilterra, bensì costituzionale). Possiamo immaginare che il re “di sotto” non avrebbe accettato questa situazione di potenziali traditori della patria, derubando parte delle italiche terre per formare un proprio governo autonomo.
    2. Quale sarebbe stata la posizione del Vaticano? Forse tenterebbe, nel corso degli anni, di mettere in pratica una lunga opera di mediazione e conciliazione per rivedere l’Italia unita… ovviamente sotto la monarchia. In particolare per il pericolo dei “rossi” (vedi sotto).
    3. Quali sarebbero stati la percezione e i rapporti, rispettivamente della Repubblica e della Monarchia, del comunismo? Ovviamente, il PCI sarebbe stato più tollerabile nel Nord che non al Sud, anche se fra l’occupazione delle Nazioni Unite sul fronte nord-orientale avrebbe trovato i nostri rossi politicamente separati dall’influenza dell’URSS.
    4. Quali sarebbero stati i rapporti diplomatici e commerciali, rispettivamente fra Repubblica e Monarchia, con i Paesi esteri? La divisione territoriale (e, potenzialmente, quella culturale e sociale) avrebbero comportato non pochi problemi per la produzioni di beni e servizi, così come Repubblica e Monarchia potrebbero imporre dazi e divieti sui loro rispettivi territori d’influenza.

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