Caffo a «Più libri più liberi», anche Carlo Lucarelli annulla l’incontro: «Troppe polemiche appannano il lavoro anti-violenza»
https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/24_novembre_29/caffo-a-piu-libri-piu-liberi-anche-carlo-lucarelli-annulla-l-incontro-troppe-polemiche-appannano-il-lavoro-anti-violenza-ac31bbfc-4d31-4fff-9cff-de4cf2dd1xlk.shtml
di mirkul
3 Comments
Un brutto merdone, proprio pestato da Chiara Valerio, per quello che ho letto.
Non sono sicuro di aver capito come si sia arrivati a questo punto.
>La rinuncia di Zerocalcare
Zerocalcare, nel motivare la sua rinuncia, aveva scritto: «Mi è sembrato evidentemente inopportuno invitare ad una fiera dedicata a Giulia Cecchettin un uomo (confesso che non sapevo manco chi c… fosse) accusato di violenza ai danni della sua compagna».
>E ancora: «**Mi è sembrato sbagliato invocare il garantismo** (che pure è un tema che mi sta molto a cuore in questo tempo di barbarie) **per troncare una discussione sulla violenza di genere,** senza problematizzare il calvario che tante donne incontrano nel denunciare gli abusi, la difficoltà di essere credute, di vedere riconosciuta la propria verità. Una discussione complessa che afferisce più alla cultura che alle procedure penali».
In che modo “invocare” il garantismo (che poi in realtà il principio dell’innocenza fino alla condanna è proprio un pilastro costituzionale italiano, in teoria non c’è bisogno di *invocarlo* perché dovrebbe essere valido proprio di default) ***tronca*** la discussione? Gli unici che interrompono il discorso per focalizzarsi sul suo invito sono coloro che sono *contro,* non mica Chiara Valerio che l’ha invitato.
Come dice l’articolo stesso, sono le polemiche ad appannare il discorso sul tema.
Questi eventi indicano che l’ambiente progressista deve fare ancora tanta strada, anche per pulire i proprio panni sporchi. Ma non dev’esser occasione per smerdare tutto l’ambiente, anzi, questi conflitti significano che c’è sensibilità sul tema e si sta andando verso la direzione giusta.
Chiaramente un intervento come quello di Chiara Valerio invece sta a significare che per lei ce n’è ancora di pasta asciutta da mangiare sulla sua interiorizzazione del patriarcato.